Luglio 2003/2
Cari tulliani,
i concerti dei Jethro li ho persi tutti, ma la cosa già la sapevo e mi ero preparato. Ho potuto però
contare su un servizio di informazione pressoché capillare, grazie ai potenti mezzi a disposizione del Vostro
affezionato.
Ho infatti provveduto a piazzare il Presidente in una posizione chiave: assistente straordinario dei Jethro durante
il tour italiano. Il Plenipotenziario, che si è divertito un mondo e ancora mi ringrazia, ogni sera mi spediva
una relazione dettagliata della quale tenevo ogni buon conto. Note tecniche, particolari organizzativi e financo
pettegolezzi di bassa lega: non c'è cosa che l'Old Webmaster non sappia. Tanto per far capire che non sono
qui a dire delle belinate, ecco il resoconto della giornata dell'11 (Pistoia Blues).
IL RESOCONTO DELLA GIORNATA DELL'11 (PRE-PISTOIA BLUES)
Pistoia è famosa nel mondo per due cose: le acque di Montecatini Terme e lo Zoo.
I luoghi, poco distanti tra loro, sono popolati da due categorie di persone in un certo senso opposte: bambini
allo Zoo e vecchie, soprattutto vedove, a Montecatini.
Bene, Anderson è uomo di mondo e vuole vedere tutto. Lo Zoo e le terme, poi, sono le cose di fronte alle
quali proprio non resiste. Soprattutto le terme. Ricordo l'ultima volta che mi telefonò, proprio appena
avevo buttato giù il telefono con Bush, e mi disse: "My old fellow, it cares to me a nice saw about
music: I left my heart in Montecatini" ("Vecchio mio, mi importa una bella sega a me della musica: ho
lasciato il mio cuore a Montecatini").
Così, non appena arrivato in Italia, il Nostro ha telefonato subito al Presidente: "Senti Aldo, mi
raccomando, la mattina di venerdì 11 allo Zoo di Pistoia. Poi, una botta di vita alle terme".
La mattina dell'11, alle otto meno cinque, il Presidente era davanti allo Zoo constatandone la chiusura. Un paio
di tentativi di blandire il custode si sono rivelati infruttuosi, e il rigido funzionario restava cortesemente
irremovibile ("S'apre alle dieci. S'un ti levi da 'oglioni apro la gabbia della tigre"). Fino alle dieci,
quindi, i cancelli sono restati chiusi. Anderson, per non perdere la priorità acquisita in coda, è
rimasto lì davanti con il Presidente che, a richiesta, ruggiva ed imitava con discreta perizia il verso
di vari animali.
All'apertura dei cancelli Anderson si è precipitato dentro. Purtroppo, il Presidente si è perso la
gita perché era impegnato a fornire spiegazioni a due signori vestiti di bianco che sono arrivati su una
macchina strana e insistevano per fagli provare una camicia con le maniche molto lunghe. Verso l'una il Nostro
è uscito tutto contento: "Boia dé, c'è il leone che c'ha du' denti così. E i 'ammelli
a du' gobbe son poo ganzi? Adesso dai. Di corsa alle terme che ci divertiamo e ci fa pure bene".
Alle terme Anderson voleva assaggiare tutta l'acqua e il Presidente, che un po' di mondo l'ha visto, si è
sentito venire freddo. Non so se siete mai stati a Montecatini, ma vi dico solo che le conversazioni ricorrenti
tra i villeggianti sono: quanta se ne è fatta, di quale qualità, con quanto sforzo e così
via. Le acque di Montecatini, difatti, sono famose per essere fiero usbergo contro la stipsi, veri alfieri della
regolarità intestinale. Tanto per dare un'idea, per paura di sbagliarsi gli abitanti di Montecatini si fanno
spedire l'acqua minerale dall'Ungheria e bevono solo quella. Così, in un modo o nell'altro, Il Presidente
mette in guardia Anderson dai pericoli celati nell'insidioso liquido e consiglia vivamente di bersi piuttosto un
bicchierino di Strega di Benevento. Anderson accetta il consiglio e ringrazia. Rifiuta però la Strega: "It
smells as a sacristy drawer" ("Sa di cassetto di sagrestia").
Verso le tre e mezza, Aldo fa notare ad Anderson che sarebbe meglio avviarsi verso Pistoia per il sound check.
Al che lui gli fa: "Aspettami qui solo un momento" e sparisce dentro allo stabilimento delle Terme. Ne
esce dopo cinque minuti e con fare sornione mette davanti al Presidente un bel boccale da mezzo litro di "Fonte
Regina" dicendogli: "Non ce l'hai il coraggio".
Come vedete, so tutto. La prossima volta magari vi parlo dei concerti.
Con immarcescibile deferenza,
Persio

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