|
Agosto 2002
Cari tulliani,
in materia di concerti dei Jethro Tull ciascuno di noi ha qualche aneddoto da raccontare. Non si sa come, non si
sa perché, ma tutte le volte che i benemeriti suonano in Italia c'è sempre qualche fan al quale le
cose vanno storte.
Non conosco che per sentito dire le vicissitudini degli altri, perciò mi limito a raccontarvi quello che
mi capitò in occasione del primo dei due concerti vigentini.
IL CONCERTO DEI JETHRO TULL A VIGEVANO
Macchina di Persio: Panda 1000 rosso fuoco alimentata a Effervescente Brioschi;
Macchina del fratello di Persio: Clio d'occasione, comperata da due settimane scarse.
Mezzo di trasporto scelto per la spedizione: Clio del fratello di Persio.
Partenza dalla Spezia attorno alle 11 del mattino, in compagnia dell'avv. Cerliani da Cadimare (amico di Persio
e appassionato dei Tull). Il piano prevede: a) raggiungimento di Vigevano in orario utile per il pranzo; b) individuazione
di trattoria tipica e ingresso nella medesima; c) scelta delle portate (antipasto-primo-secondo-dolce-caffè-ammazzacaffè)
e di un paio di bottiglie di vino buono; d) consumazione delle suddette derrate; e) giretto defatigante; f) concerto
dei Jethro; g) rientro in riviera.
All'altezza di Pontremoli i nostri eroi si sganasciano a spese di un tedesco che ha fuso la macchina. Avete presente
quei tedeschi che hanno sul tetto della vettura quella specie di cassa da morto (marca Thule) e trainano un carrellino
che vendono soltanto in Germania? Ecco. Superando il teutonico in panne, si fanno i soliti commenti tipo: 'Ste
cose qui, solo ai tedeschi. Belìn, vanno in giro che si portano la casa dietro, e spingi e tira e molla
alla fine si spacca tutto. L'old webmaster accenna un timido "Belìn, che sfiga però" subito
zittito da un secco "Cazzi suoi. Meglio lui che noi".
Nei pressi di Belgioioso (PV) la Clio del fratello di Persio si mette a fumare come un dragone cinese. Completamente
fusa in una strada fiancheggiata da ambo i lati da campi di granturco con piante alte un paio di metri. Il che
è anche inquietante. Di comune accordo, ne attribuiamo la responsabilità al tedesco.
Telefonata all'ACI. Sopraggiunge il sig. Andolfi, dell'omonima officina, con un carratrezzi della guerra di Crimea.
Trasporto della macchina in officina, pagamento della chiamata (centomila lire) e pronostico infausto per il preventivo.
Passando da Pavia, si svolge il seguente dialogo (testuale):
(Meccanico) "Ecco, siamo fortunati perché da ieri si può passare di nuovo sul ponte, sul famoso
ponte coperto" (Coro) "Che culo".
A farla breve, arriviamo a Vigevano in treno, mangiamo un panino e ci rinfranchiamo con qualche innocente birretta.
Visto che qualche santo, in fondo, c'è, troviamo il dott. Rudi Veo (compaesano di Persio) al concerto. Il
rientro avviene con il suo grazioso ausilio, nella sua Rover verde scuro.
Date le premesse, che poteva succedere adesso? Il concerto di Anderson è a Parma, città che conosco
bene e dove ho ancora degli amici. In più, il teatro è proprio nella strada in cui abitavo quando
vivevo là. Sembra una cosa di poco conto; invece è importante, perché per la prima volta sono
sicuro di arrivare sul posto al primo colpo, senza perdermi.
Insomma, non c'è proprio niente che possa andar storto stavolta, perciò
CI VEDIAMO A CASERTA IL 26 SETTEMBRE!!...
dove si terrà un congresso di filosofia politica al quale il dott. Tincani ha testè
appreso di dover partecipare. Le giornate di studio verteranno su problemi di giustizia distributiva, ma non è
escluso che si possa parlare anche di figa.
L'ingresso è libero, ma consiglio i tulliani interessati di darmi un colpo di telefono (347/5460011), così
magari scendo per fare i segnali nel parcheggio.
A presto,
PERSIO
|
