XV CONVENTION 2013            XV CONVENTION 2013            XV CONVENTION 2013           XV CONVENTION 2013

"ITULLIANS…NOT ONLY NEWS"
IL BLOG UFFICIALE DEL FAN CLUB!!!
itullians.blogspot.com - a cura di Athos Enrile


PUBBLICA LE TUE FOTO DELLA XV CONVENTION 2013 NEL SITO DE ITULLIANS INVIANDOLE DIRETTAMENTE AL WEBMASTER!!!
La Locandina - La ScalettaIl Commento - Gli Ospiti
Foto Andrea Bandi - Foto Gian Piero Chiavini - Foto Martin Driver - Foto Fulvio Bava

LA LOCANDINA

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L'associazione LIFE di VIGEVANO in collaborazione con ITULLIANS FAN CLUB ed
il Patrocinio dell'Amministrazione comunale  presenta:
XV ITULLIANS CONVENTION 2013
IAN ANDERSON!!!
con JOHN O'HARA & FLORIAN OPAHLE
+
Quartetto d'Archi [1° violino MATTEO FERRARIO]
Special guests: CLIVE BUNKER - BEGGAR'S FARM
+ sorprese dell'ultimora!!!
Sabato 28 Settembre 2013 - H 21
Civico Teatro CAGNONI -
Corso Vittorio Emanuele, 45
VIGEVANO [PV]

Merchandising ufficiale del Fan Club a cura di Wazza Kanazza Studio!!
Mostra di cimeli provenienti dalla collezione privata dell'ing. Alessandro Gaglione di Savona

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Prezzo Biglietti: Platea e Palchi € 45 + prevendita di € 3 / Loggione € 15 + prevendita di € 1,5

PREVENDITE: c/o biglietteria Teatro Cagnoni  tel. 0381/82242 [dalle 17 alle 20]
Circuito di Prevendita online su VIVATICKET
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Fonica e luci: FONAL di Renzo Ceroni [AL]
- Stampa offerta da Regina ed Elena Sprironazzi
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BEGGAR'S FARM: FRANCO TAULINO (voce, flauto, sax soprano) / KENNY VALLE (tastiere)
DANIELE PIGLIONE (basso) / MAURO MUGIATI (tastiere, chit. acustica)
BRIAN BELLONI (chit. elettrica & acustica) / ANDREA STOFLER  (batteria)
SANDRO BELLU (tastiere, chit. acustica)

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LA SCALETTA
IAN ANDERSON AND XV ITULLIANS CONVENTION 2013
Sabato 28 Settmbre 2013 - TEATRO CAGNONI - VIGEVANO [PV]
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ITULLIANS - Italian Jethro Tull Fan Club
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IL COMMENTO
IAN ANDERSON AND XV ITULLIANS CONVENTION 2013
Sabato 28 Settmbre 2013 - TEATRO CAGNONI - VIGEVANO [PV]
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COMUNICATO STAMPA PRE-CONVENTION
Sabato 28 settembre 2013 - VIGEVANO - XVI Itullians Convention
(Jethro Tull fan Club Italiano...since 1996)
(dal sito http://www.ellastudio.it)


Ian Anderson, John O'Hara, Florian Opahle, accompagnati da un quartetto d'archi, rivisitano i classici dei Jethro Tull
Gli "inossidabili" Beggar's Farm con Clive Bunker, special guest.


Incredibile. Ian Anderson suona al Teatro Cagnoni di Vigevano. Dal vivo. Cantante, flautista, leader dell’eclettica band che ha raccontato le evoluzioni della musica, passando dal blues anni ’60 fino al progressive, al folk britannico e alla musica classica, è stato colui che ha portato il flauto nel rock. Con John O’Hara alle tastiere e Florian Opahle alle chitarre, lo storico gruppo che fu dei Jethro Tull amato e conosciuto in tutto il mondo ha venduto 80 milioni di dischi, dal 1968 ad oggi. Il 28 settembre 2013 sarà straordinariamente protagonista sul palco di Vigevano, per un concerto di beneficenza dedicato all’associazione locale Life, che si occupa di prevenzione e lotta ai tumori. I maestri del rock si esibiranno con un quartetto d’archi, con il primo violino Matteo Ferrari, rivisitando alcuni dei loro brani di successo. Potrebbe esserci anche il batterista Clive Bunker. Dal carisma indiscusso, i Jethro Tull hanno affascinato più generazioni con album come Stand Up, Aqualung e Thick as a Brick. Hanno fatto la storia. E nonostante il cantante nel 2011 abbia deciso di prendersi un periodo di pausa, dalla primavera del 2012 è in giro con una turneè, per presentare l’ultimo lavoro discografico dall’enorme successo: Thick as a Brick II. Ad introdurre il grande artista, in teatro, ci saranno i Beggar's Farm (con Franco Taulino alla voce, flauto e sax, Kenny Valle alle tastiere, Sergio Ponti alla batteria, Brian Belloni alle chitarre e Daniele Piglione al basso) la più prestigiosa cover italiana dei Jethro Tull, che ha suonato più volte con quasi tutti i membri del gruppo (compreso Anderson).

Durante l’evento, il Salone del Ridotto del Teatro ospiterà una mostra di cimeli provenienti dalla collezione privata di Alessandro Gaglione di Savona, costituita dai dischi d'oro dei Jethro, copie di contratti discografici degli anni 60/70, rarità provenienti da tutto il mondo. Il concerto è organizzato dall’associazione Itullians, gioco di parole basato sulla pronuncia "italians" + Tull, fan club nato sulle colline reggiane nel 1995, che ha raggiunto almeno 300 iscritti non solo italiani, ma anche inglesi, tedeschi e spagnoli. Tre volte l’anno viene pubblicata una fanzine dedicata alla band ed organizzateconventions con tutti i membri. Nel sito curato da Lincoln Veronese www.itullians.com ci sono una miriade di notizie sull’universo “tullico”, fra concerti, tour e recensioni.

Le prevendite sono già cominciate al Teatro Civico e su internet. Il prezzo è di 45 euro a persona per la platea e i palchi (più un supplemento di 3 euro in prevendita) e di15 euro per il loggione (in questo caso la prevendita è di 1 euro e 50).

Per informazioni: Infopoint del Castello (ingresso dallo scalone della Piazza Ducale). Tel. 0381.691636
E-mail: infopointcastello@comune.vigevano.pv.it - Sito web: www.comune.vigevano.it - Ufficio stampa -> http://www.ellastudio.it

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Martedì 1 Ottobre 2013
XV Itullian’s Convention-VIGEVANO, Civico Teatro Cagnoni
Commento di Athos [tratto dal blog de Itullians]

Il mio quarto personale raduno a base di … anime ammalate della musica dei Jethro Tull,ha coinciso con la XV Itullian’s Convention. In questo caso la sede scelta è il CIVICO TEATRO CAGNONI, aVigevano, città in cui vive Andrea Bandi - uno degli assi portanti di questa associazione così sana e particolare - che ha dovuto sobbarcarsi molto del lavoro organizzativo che una manifestazione del genere richiede. Ma da chi gioca in casa, si sa, si “pretende” sempre qualcosa in più!
Per il lettore di passaggio, all'oscuro dell'argomento, riassumo sinteticamente dicendo che da svariati anni esiste un gruppo consistente di appassionati della musica dei Jethro Tull, aggregato in unaassociazione no profit, all’interno della quale si organizzano raduni alla presenza di musicisti che fanno parte o hanno fatto parte della band di Ian Anderson… il RE! E il meeting di cui mi appresto a scrivere era il quindicesimo.
Difficile dare un giudizio oggettivo di un pomeriggio che rimarrà in ogni caso tra i miei ricordi musicali più belli. Naturalmente il mio pensiero è da mettere in relazione ad altre esperienze molto significative, come quella di Novi Ligure nel 2006 o di Alessandria nel 2008. Aldo Tagliaferro, il presidente, con l’aiuto di fidi collaboratori inventa e pianifica come solo chi è mosso da passione può fare, ma i tempi cambiano, noi cambiamo, il paese cambia e i paragoni col passato perdono di significato… come se decidessimo di comparare Rivera con I baldi faticatori degli attuali centrocampi calcistici! Irrrealistico.

Però posso oggettivamente dire che l’atmosfera goliardica, festaiola, fatta anche di giovani, non l’ho avvertita in questa occasione e tutti mi sono apparsi come -solo - in attesa del concerto… ma che concerto!
Ecco, la parte musicale è stata davvero super - e forse è quello che più conta - perché mettendo da parte i soliti chiacchiericci sulla voce di Ian e sulla validità dei suoi compagni di avventura, ciò che Anderson ci ha regalato in questa occasione (regalato sotto tutti i punti di vista dal momento che il compenso ha preso una via nobile, vedremo quale) è ciò che probabilmente nessun altro vedrà, dal momento che il tour è basato sul TAAB 1 & 2, e quindi abbiamo assistito ad una chicca che ha richiesto prove di affiatamento estenuanti- si vociferava 10 ore - necessarie per poter coordinare al meglio e in modo professionale una formazione collaudata con un quartetto di archi del luogo, e in questi casi la valenza tecnica non è l’elemento principe per la riuscita dell’evento.
Abbiamo quindi goduto di nuovo e antico allo stesso tempo, se è vero che già a metà anni ’70 i J.T. si erano cimentati in un progetto simile, decisamente complicato da portare on stage in un epoca in cui la tecnologia specifica era poco evoluta.
Ma andiamo con ordine cercando di rispettare la cronologia.
L’apertura è affidata alla Beggar’s Farm, ovvero a Franco Taulino- vocalist, leader e fiatista - e ai suoi attuali musicisti che vale la pena elencare:
Kenny Valle alle tastiere, Daniele Piglione al basso elettrico, Mauro Mugiati alle tastiere e alla chitarra acustica, Brian Belloni alle chitarre, Andrea Stofler alla batteria, Sandro Bellualla chitarra acustica, Vittoria Olgiatipresente nel ruolo di ballerina e Paola Gemma, di solito vocalist e corista, in questo caso nei panni di lepre/coniglio.

Lepre Coniglio? Ballerina?
Correva l’anno 1973 e i Jethro Tull sfornavano un album controverso nei giudizi, ma comunque entrato nella storia, quell’A Passion Play che è stato sintetizzato sul palco dalla Beggar’s per ricordare un ragguardevole traguardo, i 40 anni di vita. Il pubblico ha apprezzato in modo incondizionato, e tenendo conto delle difficoltà tecniche che si accompagnano a quel concept non si può che fare i complimenti al “Maestro Taulino”. Ma non basta…ovviamente.
La prima parte di spettacolo continua con brani storici che conducono a Wind Up e quindi favoriscono l’entrata del primo ospite, Clive Bunker, incredibile esempio di longevità musicale e fisica.
Non arriva l’assolo che spesso Clive propone in Dharma for One, nell’occasione non in scaletta, ma zio Clivio riesce a ritagliarsi spazio adeguato e a ricevere la giusta dose di applausi. Il mio amico Gian Piero Chiavini, casualmente affianco a me, si lascierà andare commentando: “ … è come dire che una batteria… può cantare!”. Battute e innamoramenti a parte, il dott. Chiavini potrebbe provare a spiegare da dove arriva contanta energia… gli anni di Clive non mi sembrano un dettaglio!
La band di Taulino è in evoluzione, ma la forza di questo infaticabile musicista è l’entusiasmo, che lo porta a contorniarsi di giovani che non possono che crescere. E anche in questa occasione la Beggar’s raggiunge l’obiettivo e gli amanti della musica live dovrebbero fare un monumento al buon Franco, esempio di efficienza musicale e organizzativa.

La seconda parte di spettacolo è introdotta dal presidente che racconta, tra le altre cose, la finalità benefica della serata, il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione“LIFE”, il cui obiettivo è la prevenzione e la cura dei tumori. Un teatro pieno significa in ogni caso un contributo rilevante, e al successo musicale si associa quindi quello materiale. Aldo Tagliaferro ne approfitta per ricordare un musicista prematuramente scomparso, Gianni Mocchetti, presente in altre Convention, a cui io associo Marco Manfreddi, sempre in platea nelle precedenti occasioni, anch’esso non più tra noi, anche se la continuità è stata garantita dalla presenza del figlio Jacopo.
Ed entra in scena Ian Andersone non è solo… che banalità!
Partiamo dalla novità locale, un egregio quartetto d’archi composto da:
Matteo Ferrario al Violino, Marco Medicato al Violino, Alessandro Sacco alla Viola e Raffaele Ottonello al Violoncello.
L’integrazione c’è, così come la fiducia di Anderson, che concede l’intero palco all’ensemble per una performance a base di Songs From The Wood… affascinante e inaspettato (e visibile nel video a fine post).
Per i curiosi della “scaletta” ecco pronta la foto di Zia Ross, corsa in mio soccorso in zona mixer.
Sul palco oltre a Ian i suoi due devoti musicisti, John O’Hara alle tastiere e Florian Opahle alla chitarra. In un mondo fatto di stereotipi e di frasi e luoghi comuni, si è stabilito che O’Hara è scarso e Ophale l’enfant prodige, magari troppo rock per il genere. E si è stabilito anche che a forza di stare vicino al genio sono entrambi progressivamente cambiati.

Certo, le comparazioni con il passato non portano benefici agli attuali comprimari di Anderson, ma sono dell’opinione che un fuoriclasse non carica mai sulla sua auto una squadra mediocre che lo condurrebbe alla rovina, ma semmai dei soldatini obbedienti, capaci, ma consci dello spazio concesso. Dice John nell’intervista inserita nella brochure distribuita in teatro: “ Lavorare con Anderson è un dialogo continuo”. Ecco, è sicuramente un dialogo la cui conclusione potrebbe portare sempre in una direzione, ma non mi pare elemento fondamentale per il pubblico, e cioè per chi è mero fruitore di una musica che giudico ancora oggi fantastica. E poi occorrerebbe pensare a ciò che mediamente è difficile valutare, ovvero la sezione “arrangiamenti” di cui non si può occupare un musicista qualunque, e il buon John ha avuto grande responsabilità musicale con un altro grande, Pete Townshend, mettendo le mano sulla sua Quadrophenia, e questo mi pare più che sufficiente stabilire i giusti meriti.
Ritorno allo specifico. O’Hara è fornito di qualche elemento percussivo mentre Opahle non si schioda dalla sua Gibson, qualunque sia il brano da proporre, e la fusione tra classico/acustico e rock elettrico è a mio giudizio il motivo vincente della performance, il cuore del progetto di serata.
Florian ha anche modo di lasciarsi andare e presentare un assolo alla Malmsteen, molto di effetto, ma che non aggiunge poi molto in sede di valutazione perché sono quei casi in cui ciò che si capta è superiore a ciò che realmente c’è in gioco.
Provo a sintetizzare …ho percepito un lavoro corale, dove lo spazio per il singolo non viene mai a mancare, ed è questa la mia definizione di lavoro di squadra.
E se potessi fornire un‘altra angolazione della sintesi (purtroppo la mia video camera era ormai scarica) proporrei una incredibile versione di Aqualung, che niente ha a che vedere con quelle tradizionali, ma che mi pare il più grande esempio dell’unione delle menti di Ian, John e Forian.
Grande, grandissima serata di musica.

Sottotono la sezione “stand disponibili”, con Wazza Kanazza in front of Massimo Orlandini, ma difficoltà importanti di ordine personale hanno limitato le idee di base, con rinuncia alla statuine con flauto di Gian Piero Chiavi, sempre lui, e alle memorabiliadi Alessandro Gaglione, amico di cui si è sentita la mancanza.
Molte le facce conosciute, di quelle che si vedono una volta all’anno con estremo piacere,”amici” con cui si potrebbe parlare per ore, almeno di musica.
E’ mancato il contatto con gli artisti, elemento cardine di altre Convention, ma la serata è davvero riuscita.
Bellissima Vigevano, almeno a giudicare da ciò che abbiamo potuto gustare, e forse non è un caso che i Jethro Tull abbiamo già sostato più volte in questa zona.
Come sempre un grazie immenso a tutti quelli che sono stati decisivi in fase organizzativa ed ai tutti i partecipanti, in attesa di qualche altro regalo sotto forma di musica.

Athos [tratto dal blog de Itullians]
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Sabato 28 Settembre 2013
XV Itullian’s Convention-VIGEVANO, Civico Teatro Cagnoni
Commento di Wazza Kanazza [tratto dal blog de Itullians]

CON...VENTION O SENZA...VENTION, QUESTO È IL PROBLEMA?!
L'amletico dilemma dei "Itullians" accorsi in massa al Cagnoni di Vigevano (sold-out), sabato 28 settembre.
Fu vera convention o un "normale" concerto contrabbandato per raduno dei fans??, Cari amici questa convention aveva un nobile scopo, raccogliere più soldi possibile, per la ricerca sul cancro, se vuoi fare "cassa", devi chiamare LUI, nessuna cover band con ospite "allegato", avrebbe portato a questo risultato. Ma portare Anderson, ha molte controindicazioni, la convention diventa "blindata", gestire Anderson non è cosa facile, e da anni questo compito tocca al presidente, che ormai credo abbia instaurato con Ian una specie di "sindrome di Stoccolma".
Purtroppo è saltata (per motivi personali) la mostra di materiale raro di Alessandro Gaglione,(Forza Ale!!) che avrebbe fatto da salotto è luogo di discussione ed incontro tra vecchi e nuovi fan, appunto la convention.
Ma andiamo per ordine, parto dai castelli romani venerdì in mattinata, visto che ho le t-shirt, qualche dvd, qualche "gioiello di famiglia", opto per la macchina, prima avevo una Kadett, poi una Regata, le ho fuse ed è venuta fuori una Kagata!!

I due amici che dovevano venire mi danno "buca" (anche loro per nobili motivi...)...cominciamo bene, penso, mò me devo accollà tutte le spese, vabbè ormai è deciso, insieme alla "sora Gemma", partiamo, il viaggio è comunque piacevole...è Vigevano che stà lontana!!
Arrivo a Vigevano nel tardo pomeriggio, vedere la piazza Ducale è sempre emozionante, ormai "sò dè casa", per le volte che sono venuto, sento il dott. Bandi, (insieme a Ardo Tajafero) deus ex machina dell'organizzazione, mi dice che stanno provando, voi non ci crederete ma a Ian "jè girano", la sera è prevista una cena con i musicisti, ma non si sà a che ora finiscono, nel backstage mi incontro con zio Clive (Bunker), Ulla (quella della zuppa del casale..!!), Martin (portecenartrolitro) Driver, e l'hermano spagnolo Josè, per "ammazzare" il tempo ci andiamo a bere qualcosa, io mi faccio una Pinta di birra, gli altri si fanno anche la Nina e la Santamaria!!!

Sèra fatta nà certa (leggi, si era fatto tardi), dico a Gemma "ma che c'annamo a fà, tanto questi parlano solo inglese", io purtroppo, parlo solo due lingue, di giorno italiano, di notte..russo!! , e quindi ci siamo buttati in branda!!, complice la stanchezza da viaggio!!
Sabato 28, Vigevano è in bianco e nero, rifacciamo un salto nel backstage, il suono del flauto mi attira come il miele per le api (preferivate altri esempi..eh??), stò per entrare sul palco, che appare il presidente, che mi guarda come se stessi per mettere un piede su una mina anticarro, e mi fà cenno con il dito sul naso, di non fiatare, che ad Anderson (tanto per cambiare) je rode er c.. , è dalle nove di mattina che stà "masscrando" il quartetto d'archi con le prove, sento pezzi che non faceva da secoli, un buon preludio per il concerto serale.
Le prove finiranno verso le 14,00 !!!, calcolando quelle del giorno prima, circa 11 ore di prove..i violinisti erano diventati verdi (come shrek) dalla rabbia, che hanno cambiato il nome in "Quartetto d'Orchi"!!
Ma questo conferma, la professionalità di Anderson, ed il rispetto per chi paga il biglietto, cercando sempre di dare il meglio, a chi assiste ai suoi concerti.

Piano piano arrivano altri personaggi del mondo Itullico, il Prof. Cadoppi da Reggio Emilia, sempre più secco (Dio salvi la reggiana!!), il mitico Orlandini,"Fineschi" da Piacenza, alla spicciola arrivano alcuni membri dei Beggar's., ogni tanto appaiono Bandi e Tagliaferro, sempre più "schizzati", a combattere con Anderson a fare da spola teatro-albergo-teatro, mi sembra la Liegi-Bastoge-Liegi!! "assistiti", dalle rispettive compagne Paola e Rosanna.
Ci togliamo dalle "pelotas", e mentre fanno le prove , facciamo un giro nel castello di Vigevano, dove nel 1996 e 1999 i Jethro Tull, tennero due concerti, aperto per l'occasione per una mostra sugli alpini,dico che coincidenza, pensando che spesso chiamo le convention "raduno degli alpini"...
Appuntamento alle 17.00, dentro al Cagnoni, per allestire lo stand delle t-shirt, fronteggiato dal mega stand della Camelot, sembriamo Davide contro le tic-tac. Quì inizia per me la vera convention, l'incontro con i fans, quelli che si sono fatti kilometri per venire, quelli che ti vengono a salutare, che ti sorridono appena ti vedono, I Lobardozzi's brother e cugino+ Pandolfi, ormai entrati nell'albo d'oro delle presenze!!, il mitico Tinelli, la banda del brenta, capitanata da un "fugace" Frighetto, lo "svizzero" Serra, Kallarma e cognato, il dott.Colombo, dott.Chiavini, Michele, Concetta e Ilo, Rossana e il Prof, Athos il pelathos, e mi ha fatto un immenso piacere riabbracciare Jacopo (figlio del compianto Marco), accompagnanto dallo zio Enrico,...... insomma una bella overdose di persone care.
Inizia ad arrivare la gente, le t-shirt, vanno che è una meraviglia, (finiranno tutte..), Bandi & Taja, iniziano a "scongelarsi", alle 21.00, parte il concerto con i Beggar's Farm di Franco Taulino, ormai più capelli che carne!!, gruppo "svecchiato", agile e preciso, ci regalano una buona parte di A Passion Play, + una cascata di classiconi che con Bunker alle spalle sembra tutto più facile.

Poi è la volta di Anderson, con il quartetto d'archi, ritornati ad un "colorito umano"..Ian parte ricordandoci che "la vita è una lunga canzone", Life is a long song..(spesso ce lo dimentichiamo!!), ottimi arrangiamenti, godo come un riccio ascoltando "One withe duck", "Sossity" , e la storia della lepre che perse gli occhiali, con tanto di ballerina classica e coniglio, clima rilassante, Anderson, sempre ironico, affabile e padrone del palco...ma fuori.....
A Cortemaggiore, alla fine della precedente convention ci eravamo illusi, che Anderson fosse diventato umano, nel vederlo rilasciare autografi e foto a chiunque glielo chiedesse, a Vigevano evidentemente cè stata una "ricaduta" del kittesenkula, tanto caro a Ian alla fine dei concerti.
Così una trentina di irriducibili, che lo aspettavano inutilmente all'uscita artisti, ignari che Anderson con abile mossa degli agenti James Bandy, e Ironcut, era già in albergo, si sono dovuti "accontentare" della disponibilità di Bunker, O'Hara, Opahle... noi ormai lo sappiamo e ne prendiamo atto, per quelli che ci sono rimasti male, ricordo che Anderson và accettato così, come?.....con l'accetta!!!
Ce ne andiamo tutti contenti e consapevoli di avere assistito ad un'altra bella serata di musica tulliana, il tempo di mangiare e bere qualcosa in un pub, con lo staff di Camelot, dott.Chiavini, Rossana & il Prof, ed io come nella vita...mi sono fermato alla "terza media" !!!

Domenica, oggi 29 settembre, giornale radio...mi son svegliato è, e stò pensando a....che me devo rifà 650 kilometri!!
Aldilà e aldiquà, di tutte le battute possibili, un grazie a Andrea Bandi e Aldo Tagliaferro, per l'impegno, il cuore, il fegato, il culo, che si sono fatti ad organizzare quest'evento, credo ampiamente ricompensati dalla presenza del pubblico e dalla riuscita della serata, Tull On!!

Wazza & Kanazza [tratto dal blog de Itullians]

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GLI OSPITI
IAN ANDERSON AND XV ITULLIANS CONVENTION 2013
Sabato 28 Settmbre 2013 - TEATRO CAGNONI - VIGEVANO [PV]
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CLIVE BUNKER
[Jethro Tull original drummer]

BEGGAR'S FARM
FRANCO TAULINO (voce, flauto, sax soprano)
KENNY VALLE (tastiere)
DANIELE PIGLIONE (basso)
MAURO MUGIATI (tastiere, chit. acustica)
BRIAN BELLONI (chit. elettrica & acustica)
ANDREA STOFLER  (batteria)
SANDRO BELLU (tastiere, chit. acustica)

QUARTETTO d'ARCHI
1° violino MATTEO FERRARIO
2° violino MARCO MEDICATO
 viola ALESSANDRO SACCO
 violoncello RAFFAELE OTTONELLO

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FOTOREPORTAGE
IAN ANDERSON AND XV ITULLIANS CONVENTION 2013
Sabato 28 Settmbre 2013 - TEATRO CAGNONI - VIGEVANO [PV]
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_____________ANDREA BANDI_____________

 

 


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_____________GIAN PIERO CHIAVINI_____________

 

 

 


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_____________MARTIN DRIVER_____________

 

 

 

 

 

 


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_____________FULVIO BAVA_____________

 Vigevano City

Clive Bunker & Beggar's Farm

Ian Anderson & Quartetto d'Archi

   

 

   

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